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Agricoltura Sostenibile

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L’agricoltura sostenibile è un’agricoltura che rispetta le risorse naturali, preservandole per le generazioni future: riduce al minimo l’utilizzo di fattori produttivi (acqua, fertilizzanti, fitofarmaci), non utilizza sostanze inquinanti, non altera l’equilibrio ambientale. Oggi la maggiore consapevolezza da parte di consumatori, aziende e governi sta spingendo verso l’agricoltura sostenibile. 

In passato, allo scopo di massimizzare le produzioni, l’agricoltura ha modificato il territorio e l’ambiente senza curarsi degli effetti negativi. In particolare, l’industrializzazione ha rivoluzionato il mondo agricolo, con modelli di agricoltura intensiva ad alta produttività che hanno una grossa responsabilità sull’attuale degrado ambientale e sui cambiamenti climatici con cui oggi ci troviamo a fare i conti. Per incrementare la produzione e coltivare anche in suoli poco adatti è stato fatto largo impiego di fertilizzanti e pesticidi, con danni significativi per l’ambiente e la salute.

Tra gli obiettivi della sostenibilità in agricoltura, oltre al contrasto dei cambiamenti climatici, c’è  quello di garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione globale, puntando sull’equità sociale e l’accessibilità per tutti a prodotti di qualità.

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La strategia Farm to Fork (dal Produttore al Consumatore) è il piano decennale messo a punto dalla Commissione Europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, rendendo i sistemi alimentari più sostenibili. Il fine è quello di rispondere all’esigenza del consumatore di conoscere la provenienza dei prodotti e scegliere alimenti sostenibili.

Tra gli obiettivi del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia vi è la valorizzazione delle produzioni agroalimentari siciliane, in particolare dei prodotti con valore ambientale (BIO), territoriale (DOP, DOC, IGP), culturale-antropologico, differenziando e caratterizzando le produzioni in termini di qualità e di legami con la zona di produzione. 

E’ necessario inoltre tutelare la salute dei consumatori con il contrasto alla contraffazione, alla sofisticazione alimentare e all’agro-pirateria, salvaguardando le produzioni agricole siciliane; grazie al marchio QS (Qualità Sicura) la Sicilia garantisce la tracciabilità del prodotto a maggior tutela dei consumatori, con particolare riguardo alla salubrità delle produzioni agricole e alimentari, alla salute delle piante e degli animali e alla protezione dell’ambiente.

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La presenza di coltivazioni protegge il suolo dall’erosione e in particolare in Sicilia, caratterizzata da un clima caldo-arido, salvaguarda il territorio dalla desertificazione.

Le attività produttive e di trasformazione nelle aree marginali e interne della Sicilia stanno subendo il progressivo abbandono da parte degli agricoltori, con ripercussioni economiche, ambientali e sociali. Proprio in queste zone è necessario incentivare la permanenza sul territorio di un’agricoltura estensiva e sostenibile che, nel rispetto dell’ambiente, garantisca l’approvvigionamento alimentare; una emergenza aggravata dal conflitto in atto tra la Russia e l’Ucraina. 

Quello che finora è stato un limite per la nostra terra, ovvero l’esistenza di aree estensive a basso rendimento che non hanno ricevuto incentivi e sostegno, può oggi diventare un’opportunità per dare risposta immediata agli obiettivi ambientali e sociali dell’Unione Europea, ripopolando e rimettendo a coltura le aree interne abbandonate.

Queste zone, dove gli ettari disponibili sono numerosi ma a basso rendimento, richiedono incentivi e premi alla produzione e alla trasformazione dei prodotti agricoli.

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Il diffondersi dell’agricoltura intensiva ha determinato l’affermarsi di poche varietà geneticamente uniformi che hanno sostituito quelle tradizionali provocando la diminuzione della variabilità genetica. In particolare, al fine di ottenere alcune caratteristiche produttive desiderabili, le nuove varietà generano un alto rischio di erosione genetica, cioè la perdita della diversità genetica presente nelle varietà tradizionali. La diffusione di individui molto simili tra di loro rappresenta un problema non solo di estinzione ma anche di vulnerabilità alle avversità biotiche e abiotiche. 

La biodiversità, cioè la varietà di organismi viventi presenti sul Pianeta e in equilibrio tra loro, è minacciata dall’inquinamento, dall’agricoltura intensiva, dal fuoco, dall’erosione del suolo, dal cambiamento climatico. Preservare un’ampia varietà di organismi assicura la naturale sostenibilità di tutte le forme di vita, un ecosistema in buona salute sopporta meglio un disturbo e reagisce efficacemente a una malattia o un’intemperie.

Conservare le varietà e le razze tradizionali è il primo passo per ripristinare la biodiversità dei nostri ecosistemi.

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La sostenibilità ambientale dell’agricoltura vede oggi l’utilizzo di tecnologie avanzate per un migliore impiego dei fattori produttivi. Per perseguire i nuovi obiettivi ambientali dell’Europa si sta diffondendo l’agricoltura di precisione, che utilizza strumenti informatici per ridurre al minimo l’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari e riduce lo spreco di acqua, ottimizzando la produzione e personalizzando le tecniche agricole in base alle caratteristiche ambientali specifiche di ogni zona. Infine, l’agricoltura 4.0 sfrutta l’innovazione tecnologica per rendere l’agricoltura più efficiente ed eco-friendly, utilizzando moderne tecnologie per la pianificazione e la gestione dell’intera filiera.

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La Strategia Verde o Green Deal Europeo è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione Europea con l’obiettivo generale di raggiungere la “neutralità climatica” in Europa entro il 2050. L’intenzione è quella di rivedere ogni legge vigente in materia di clima e, inoltre, di introdurre nuove leggi sull’economia circolare, sulla ristrutturazione degli edifici, sulla biodiversità, sull’agricoltura e sull’innovazione. 

Gli agricoltori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici, nella tutela dell’ambiente e nella salvaguardia dei paesaggi e della biodiversità.

Senza trascurare la strategia verde, va sostenuto con incentivi e premi il ruolo dell’agricoltore, che non abbandoni l’attività specialmente nelle aree marginali interne a basso rendimento. Pertanto, avranno la possibilità di dare un ulteriore contributo e di essere ricompensati se andranno oltre i requisiti obbligatori che impone l’Unione Europea.

La Politica Agricola Comune (PAC) prevede adesso degli impegni pressanti per gli agricoltori in favore della sostenibilità ambientale. Ne sono un esempio gli Eco-schemi: regimi volontari per il clima e l’ambiente che permetteranno agli agricoltori di ricevere un pagamento aggiuntivo al sostegno di base al reddito, o un pagamento compensativo dei costi supplementari sostenuti e del mancato guadagno.